Obbligo PEC personale per amministratori: entra in vigore la nuova legge 207/2024
Dal 1° gennaio 2025 è ufficialmente in vigore l’obbligo di iscrizione nel Registro delle Imprese del domicilio digitale (PEC) personale degli amministratori delle imprese costituite in forma societaria. Si tratta di una novità introdotta dall’art. 1, comma 860, della Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), che mira a garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nella gestione societaria.
A chi si applica l’obbligo?
L’obbligo riguarda tutte le società di persone e di capitali attive sul territorio nazionale. Restano escluse le società semplici (salvo quelle che esercitano attività agricola), le società di mutuo soccorso e i consorzi senza attività commerciale. Le reti di imprese saranno soggette all’obbligo solo se dotate di soggettività giuridica e se svolgono attività commerciale verso terzi.
Chi deve attivare la PEC personale?
Tutti gli amministratori in carica, quindi sia membri unici che facenti parte di consigli di amministrazione, devono dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata personale da comunicare al Registro delle Imprese. La disposizione si estende anche ai liquidatori delle società.
Ogni amministratore dovrà quindi essere identificabile tramite una PEC individuale, separata da quella dell’azienda. Non è consentito utilizzare la PEC della società come domicilio digitale personale.
Termini e scadenze
- Le società costituite dal 1° gennaio 2025 dovranno comunicare la PEC degli amministratori già in fase di iscrizione al Registro delle Imprese.
Le società già esistenti prima di tale data avranno tempo fino al 30 giugno 2025 per adeguarsi.
L’obbligo è esteso anche a ogni successiva nomina, rinnovo o sostituzione di amministratori e liquidatori.
Quali sanzioni per chi non si adegua?
In caso di mancata comunicazione dell’indirizzo PEC personale dell’amministratore:
- La pratica presentata al Registro delle Imprese sarà sospesa.
- Se la situazione non verrà sanata entro 30 giorni, l’istanza sarà rigettata.
- Oltre a ciò, è prevista una sanzione amministrativa da 103 euro a 1.032 euro, come stabilito dall’art. 2630 c.c., con riduzione di un terzo se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni dalla scadenza.
PEC personale: caratteristiche richieste
La PEC comunicata deve essere nella titolarità esclusiva dell’amministratore e non può coincidere con quella della società. L’obiettivo è garantire una comunicazione diretta e trasparente tra amministratore e soggetti terzi.
Un amministratore che ricopra incarichi in più società potrà comunque utilizzare un’unica PEC personale per tutti i ruoli.
Esenzioni da bolli e diritti di segreteria
La comunicazione o la variazione della PEC personale dell’amministratore non è soggetta ad imposta di bollo né a diritti di segreteria, analogamente a quanto previsto per l’indirizzo digitale dell’impresa.
Perché è importante dotarsi di una PEC personale?
L’adozione di una PEC personale rafforza la responsabilità individuale degli amministratori e consente una migliore tracciabilità delle comunicazioni ufficiali. Inoltre, rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione dei processi societari, facilitando anche l’accesso a notifiche e comunicazioni giudiziarie.
Conclusione
L’obbligo della PEC personale per amministratori è un adempimento di fondamentale importanza per tutte le società, da non sottovalutare per evitare blocchi operativi e sanzioni. Le imprese sono quindi chiamate ad agire rapidamente per assicurarsi di essere in regola entro i termini previsti.
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