Le statistiche sugli attacchi informatici in Italia parlano chiaro, nel 2022 sono stati pari a 12.947, più che raddoppiati rispetto all’anno prima.
Il Cnaipic, la struttura della Polizia delle Telecomunicazioni che si occupa di crimini informatici e prevenzione, ha diramato nel corso dell’anno più di 300 allerte al giorno.
Nel corso dell’anno le denunce per attacchi hacker gravi ai server italiani sono cresciute del 45%, prese di mira soprattutto le piccole e medie imprese.
Strumento per gli attacchi sono stati in gran parte i “ransomware”, virus informatici in grado di esfiltrare o criptare i dati allo scopo di richiedere un riscatto in criptovalute.
La guerra tra Russia e Ucraina ha esacerbato il problema degli attacchi hacker nel nostro paese. Numerosi gli attacchi ad infrastrutture governative e istituzionali, ma non solo.
Fondamentale diventa quindi la necessità di mettere in sicurezza i dati nelle Aziende e proteggere le reti da attacchi criminali con un mix di strategie e soluzioni che vanno dalla protezione perimetrale della rete, alla protezione degli Endpoint, all’utilizzo di VPN sicure, senza dimenticare l’aggiornamento dei software e l’applicazione di patch di sicurezza per evitare che l’attaccante sfrutti le debolezze note dei software utilizzati.
Altro aspetto fondamentale è l’adozione di politiche “zero-trust” per prevenire e bloccare gli attacchi cosiddetti “zero-day” e l’autenticazione a due fattori per consentire un accesso sicuro a VPN e applicazioni, senza dimenticare ovviamente l’adozione di politiche efficaci di backup dei dati.
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